La Chiesa Parrocchiale

La vecchia Chiesa sorgeva in uno spiazzo, tuttora inedificato, tra il Navarolo e l’attuale oratorio parrocchiale.

Immagine principale

Descrizione

Le si affiancava il cimitero, trasferito fuori paese durante la dominazione napoleonica e nel sito attuale nel 1932. Il corso del canale aveva, col tempo, eroso la riva sinistra e si era spostato a ridosso dell’abside fino a renderla pericolante. Nel 1790 il parroco don Giovanni Mauro Baruffaldi incaricò l’architetto cremonese Luigi Bianzani del restauro e dell’eventuale ampliamento della chiesa con l’aggiunta di due navate laterali. L’esito del sopralluogo fu negativo e fu scartata anche l’ipotesi di ricostruire la chiesa sullo stesso lotto. Fu, quindi, acquistato il terreno e furono raccolti i fondi necessari alla nuova opera edilizia. Iniziarono i lavori di costruzione e, per recuperare parte del materiale necessario fu demolita la vecchia chiesa, di cui è rimasta solo una particolareggiata descrizione nei libri parrocchiali.
La nuova Chiesa, inaugurata nel 1804, è un maestoso edificio in stile neoclassico, misura 42 m. di lunghezza, 18 di larghezza ed ha un’altezza massima di 25 m. Attualmente è chiusa al culto per problemi statici, a cui si cercherà di rimediare con un intervento di micropalificazione, onde consolidare le fondamenta ora barcollanti perché radicate su materiale torboso. All’interno della Chiesa la volta è la parte architettonica più impegnativa della costruzione, quattro poderose arcate reggono tre calotte ovali. La decorazione fu affidata al pittore Bacchi di Sabbioneta, per i fregi e le campiture, ed al prof. Aroldi di Casalmaggiore, per le figure: Apostoli e Santi che ci guardano dalle volte e dalle lesene.
Nel catino absidale campeggia, assiso sulle nubi, il Redentore, in atto benedicente. L’altare maggiore è fiancheggiato da due grandi tele di Ponziano Loverini.
Gli altari furono disegnati dal Voghera, mentre di particolare pregio è la tela di Giuseppe Maria Crespi, datata 1739, con l’Apparizione della Vergine a San Francesco di Sales. Ricordiamo inoltre un San Francesco in estasi attribuito a Giambettino Cignaroli e un Battesimo di Cristo del Pezzoli, pittore locale, allievo del Loverini, morto giovanissimo. La facciata si deve all’architetto mantovano Giovan Battista Vergani e fu ultimata nel 1820/25. Nel 1912 fu aggiunto il campanile, su disegno dell’architetto Carlo Visioli.
Sopra il portale d’ingresso la cantoria e la cassa dell’organo sono sempre opere del Vergani, mentre l’organo, realizzato nel 1840 da Giovan Battista Lingiardi e figli, è anch’esso in restauro.

Modalità di accesso:

L'accesso è consentito a piedi e con veicolo tramite strada asfaltata

Indirizzo

Contatti

  • Email: segreteria@comune.commessaggio.mn.it

Pagina aggiornata il 17/10/2024